Tutte le strade portano in Puglia

Un angolo nascosto. Di certo lo era fino a poco tempo fa la Puglia, quando le più celebri località del Nord costituivano l’unica meta nella dolce Italia. Venezia e Milano prima, Cinque Terre, Toscana ed Umbria poi. Ovviamente salda nell’immaginario è da sempre stata l’eterna Roma, meta universalmente conosciuta e sinonimo di Italia. Ma se si chiedeva del Sud, gli unici posti citati erano Napoli e la Sicilia tutta. La Puglia restava in un angolino, in disparte, spettatrice al margine più ad est, la prima d’Italia a vedere sorgere in sole, protesa tra due mari ma quasi staccata dal resto. Poi, poco alla volta, è arrivata la scoperta di quel polmone verde che è il Gargano, e dei suoi promontori rocciosi, di baie e spiagge finissime; e in seguito la rivincita del Salento, dei suoi ritmi e dei suoi colori caldi. Finalmente è poi arrivato il momento della Valle d’Itria, e della costa a lei vicina che ne prolunga le meraviglie: terra di lavoratori, di luoghi della tradizione valorizzati in maniera spontanea dalla passione di questa gente.

“BEST VALUE DESTINATION”

Nell’epoca in cui anche nei viaggi ci lasciamo “influenzare” da visioni altrui,  ogni anno la Puglia è eletta meta scelta. Nel 2014 la Bibbia dei viaggiatori di tutto il mondo, la celebre Lonely Planet insieme a National Geographic (qui) la incoronano tra le migliori destinazioni, con le immagini dei trulli che svettano orgogliosi tra i luoghi più incredibili del mondo.”La Puglia”, si legge tra le motivazioni, “vanta il meglio dell’Italia meridionale: i ritmi di vita, le tradizioni, la bellezza dei luoghi. Indomita.” La rivalutazione di masserie e luoghi storici ha portato una sequenza di ospiti illustri, contribuendo a dare alla Puglia quell’ulteriore fascino dell’autentico, rendendola meta imperdibile. Fino a rientrare a far parte del virtual tour dei 52 luoghi del mondo da non perdere nel 2019, parola del New York Times Travel (il tacco d’Italia al 18esimo posto), il più recente dei riconoscimenti in questo inizio del nuovo anno.

IL PIACERE DELLE PICCOLE COSE

La Puglia non dev’essere una meta alla moda, ma la risposta ad un’esigenza di serenità. È la necessità di recuperare uno sguardo nuovo e semplice sul mondo; non è l’aspettiva di cose straordinarie, ma il recupero dello straordinario in ciò che non riusciamo più a vedere. Ciò che la Puglia offre è la possibilità di rallentare ed assaporare. E non sarà un caso che in un’epoca di grande velocità e iperconnessione, a richiamare è una terra dal passo lento, che da la possibilità di tornare a stupirci della gioia di piccole cose dimenticate: di un tramonto su una valle dorata sorseggiando un buon vino e di quell’abbraccio ad un ulivo secolare che mai avremmo creduto così profondo.

Tu non conosci la neve al sud

Nevicata del 28 Febbraio 2018

 

Ritornare bambini in un giorno d’inverno

È difficile spiegare perché la neve al sud ha un sapore speciale. Ritorniamo bambini, aspettandola dietro la finestra, la guardiamo ammirati scendere sui trulli come fosse qualcosa di incredibile, e camminiamo incantati dallo splendore del suo bianco che si sovrappone a pietre e muretti. E il sole del giorno dopo, quando tutto è illuminato da una luce abbagliante, rende tutto ancora più unico.

È un fenomeno naturale ma incredibile qui, nel sud delle estati afose, della siesta per difendersi dai 38 gradi di luglio, nella Puglia percorsa dai venti e nella nostra bella valle a metà tra due mari. È incredibile perchè c’è bisogno di una imponente corrente fredda dall’Est che passi sul caldo Mare Adriatico perché si creino nuvole come trenini (i più esperti parlano di “Adriatic Sea Effect“), trenini che magari scaricano metri di neve a 20 km dal tuo paese, mentre tu resti deluso dietro la finestra e prendi la macchina pur di raggiungerla nel paesino più vicino. Dove c’è una gara a chi si diverte di più imitando discipline olimpiche, scendendo da una piccola collina su uno slittino, giocando a curling con una bottiglia dopo averla tenuta saldamente in fresco nella neve.

LA VALLE INCANTATA DI BIANCO

Sono tanti piccoli ingredienti di un incantesimo, ecco perché quando arriva la neve a Locorotondo è come una magia. La neve ferma, dà quiete e silenzio, rigenera. Dà benefici a piante ed alberi, è una preziosa riserva idrica in una regione siccitosa come la Puglia (10 centimetri di neve valgono una riserva di acqua pari a 10 milligrammi), e grazie a lei le piante capiscono che è il momento di fermarsi, e vanno in letargo.

Siamo sempre di corsa, dobbiamo essere sempre reperibili, l’idea di non muoverci con l’auto ci paralizza. Non siamo sufficientemente attrezzati ogni volta in cui la neve arriva, certo. Ma forse fermarci o camminare per le campagne, stupirci, e guardare tutto con gli occhi di un bambino, è un dono che tutti dovremmo concederci, almeno per un giorno all’anno. Perché la vera magia della neve è saper fermare ogni cosa, in una pace ormai irreale.

 

Un cerchio perfetto di pietre e calce

C’è una sensazione incredibilmente confortevole nel passeggiare nel centro storico di Locorotondo. Perdersi nei i suoi accoglienti vicoli, curati con l’attenzione che si riserva alla propria casa, riconnette con la lentezza di un mondo antico. È difficile non innamorarsi di questo borgo, della sua forma circolare, dei vicoli che si incuneano stretti tra le case, ma niente hanno di angusto perché sono attraversati dalla luce bianca, accecante, dei muri tinteggiati di bianco. Facendo una passeggiata nel centro storico, non potrete che rimanere colpiti, ad ogni angolo, dalle piccole strade sempre pulite e dai balconi ottocenteschi chiamati ‘a petto d’oca’, con gli eleganti davanzali meravigliosamente decorati da fiori coloratissimi e biancheria stesa ad asciugare al sole.

I tetti del centro storico, le “cummerse”, erano funzionali a raccogliere le piogge della siccitosa Puglia quando non c’era altro mezzo di approvvigionamento, ma ora contribuiscono ora a dare un fascino fiabesco a questo antico borgo bianco, e danno un linea unica al suo skyline: la parte del paese che volge a sud est sarà così l’iconico profilo di Locorotondo, un balcone rotondo che si affaccia sulla Valle d’Itria. Spesso qualcuno osserva che, per visitare un paese così piccolo, una passeggiata di un’ora è sufficiente. Di certo è così; ma serve una sensibilità più profonda ed un tempo speciale da dedicarsi per immergersi nella sua atmosfera trasognante e nel silenzio dei pomeriggi d’estate, per sentirsi accolti in questo angolo di Puglia!

“Il segreto della felicità sta nell’avere un genuino interesse per i piccoli dettagli della vita umana.”

William Morris

Your home away from home

Otto anni. Otto anni di gente nuova, con cui condividere l’amore per la mia terra.

E’ iniziato tutto all’improvviso nel 2012, l’incertezza dopo la laurea, e la voglia di creare qualcosa di nuovo per il mio futuro. E la lungimiranza e la bravura di mio padre, che dal 2006 stava ristrutturando questi antichi trulli.
Non è stato semplice iniziare questa nuova avventura, ma con la certezza di poter contare sulla naturale vocazione all’accoglienza. Da qui l’idea di far diventare queste antiche costruzioni un luogo in cui sentirsi a casa, da cui partire all’esplorazione della nostra regione, un modo per immergersi nello stile di vita della Puglia!

I paesaggi pugliesi, i piccoli borghi e l’eccellente enogastronomia sono i nostri monumenti, il sorriso è il benvenuto che possiamo offrirvi, e guardare la mia terra con gli occhi dei viaggiatori che passano qui da noi è la mia ricompensa!

Benvenuti in Puglia, benvenuti a “Trulli Angela”!
Rosanna